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La Depressione: un male silenzioso

Articolo a cura del Dott. Mirco Goro

Cos’è la depressione? Quali le cause, i sintomi e le strategie di intervento?

Il termine depressione è un termine molto utilizzato nell’immaginario collettivo e spesso abusato o generalizzato ad una vasta gamma di sentimenti ed aspetti della vita della popolazione.

La depressione è un disturbo dell’umore con caratteristiche e sintomi specifici. Chi soffre di depressione generalmente, presenta forti sentimenti di autosvalutazione, di colpa, frequenti ed intensi stati di tristezza ed insoddisfazione, e mancanza od incapacità di provare piacere nella maggior parte delle attività della vita quotidiana.

Il lutto, come chiave simbolica della perdita, sembra essere un aspetto centrale nella depressione. Frequentemente, il lutto, inteso come separazione da un altro significativo (come relazioni di attaccamento, o socio-culturali/lavorative), è associato alla depressione ed è riscontrabile in un'alta percentuale dei casi. Ciò non toglie che la depressione ad oggi risulta essere una patologia trasversale sebbene presenta percentuali di incidenza differenti nella popolazione (le donne ne soffrono maggiormente in rapporto 2-1, la fascia di età maggiormente colpita va dai 30 ai 49 anni, e le condizioni socio-culturali risultano essere un fattore di rischio importante) ed oltre 340 milioni di persone ne soffrono facendola risultare la seconda causa di disabilità psico-fisica al mondo dopo l’infarto (fonte OMS). Si può soffrire di depressione in modo acuto (con fasi depressive molto intense ed improvvise) oppure soffrirne in modo cronico e continuo, anche se in forma leggera, con alcuni improvvisi momenti di peggioramento.

Spesso i parenti spronano chi ne soffre a reagire. Questo avviene naturalmente in buona fede, ma può generare sentimenti di colpa nella persona con disturbo depressivo. In circa il 15% dei casi la depressione diventa un disturbo cronico con una durata di oltre 3 anni. Si hanno ricadute nel 50% dei casi. Dopo una prima ricaduta la probabilità di ricadere aumenta fino al 75%.

Sintomi

I sintomi più comuni sono la perdita di energia, senso di fatica, difficoltà nella concentrazione, attenzione, memoria, agitazione motoria e/o nervosismo, perdita od aumento di peso, disturbi del sonno, mancanza o riduzione del desiderio sessuale e dolori fisici. Le emozioni tipiche sperimentate da chi soffre di depressione sono, l’angoscia, disperazione, insoddisfazione, senso di inadeguatezza e svalutazione, senso di vuoto, di morte, di assenza di speranza, pensiero pessimista e catastrofico. Per quanto riguarda gli aspetti cognitivi la ruminazione è predominante, insieme all’autocriticismo ed all’autosvalutazione, assumendo caratteristiche simil-ossessive per durata ed intensità.

Cause

La depressione può colpire chiunque e può assumere caratteristiche molteplici e differenti da persona a persona. Sebbene non abbiamo la certezza assoluta di una causa eziologica specifica, possiamo affermare che fattori genetici (maggior predisposizione neurobiologica alla patologia) ed ambientali (esperienze traumatiche, relazioni disfunzionali con le figure di attaccamento, condizioni socio-economiche svantaggiose) sono importantissimi fattori di rischio che aumentano la probabilità di esordio della malattia.

Cosa fare

La depressione è purtroppo una condizione fortemente invalidante, fortemente stigmatizzata e vittima di pregiudizi morali e sociali. La persona depressa seppur “equilibrata” nel suo malessere difficilmente riuscirà da sola a prendersi cura di sé. Famigliari, amici, persone care che cercano di spronarla susciteranno ulteriore senso di colpa e frustrazione andando ad alimentare un potente circolo vizioso da cui difficilmente si esce dalla porta principale. La prima cosa da fare se ci si riconosce in questa descrizione è cercare di superare il senso di onnipotenza ma anche di colpa e svalutazione che vi circonda, accettandosi, accentando la situazione ed accettando di farsi curare.

Il trattamento maggiormente efficace ad oggi è la psicoterapia che, nei casi più gravi e valutati da un esperto, può essere affiancata da un adeguato e personalizzato trattamento farmacologico.

Bibliografia:


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