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La funzione genitoriale

Articolo a cura del Dott. Goro

Cosa intendiamo per genitorialità? Quali spazi mentali e quale caratteristiche assume la funzione genitoriale?

Intendiamo con genitorialità quel processo dinamico attraverso il quale ci si prende cura e si risponde in modo sufficientemente adeguato ai bisogni dei figli, bisogni profondamente diversi a seconda della fase evolutiva. E' un termine che fa riferimento a significati in continua evoluzione, soprattutto in virtù dei cambiamenti della società contemporanea che sembra ridefinire ruoli e funzioni. E' parte attiva della personalità dell'individuo e psicologicamente parlando parte fondante. E' uno spazio psicodinamico che inizia a formarsi nell'infanzia atttraverso l'interiorizzazione di comportamenti, aspetti verbali e non verbali, aspettative, desideri e fantasie dei nostri genitori. Sin da subito come filgi, e successivamente come genitori, siamo immersi in una dinamica di scambi e di formazioni di rappresentazioni. Entrano in gioco sentimenti, affetti, vitalità, e modelli. Nello scambio con i nostri figli ci siamo noi, ci sono i nostri figli, ci sono i nostri genitori, ci sono io in relazione ai miei figli, io in relazione ai miei genitori, e così via. In questo stadio evolutivo che è la genitorialità possiamo sperimentare il passaggio da oggetto di cure a soggetto che cura, esprimendo la funzione genitoriale come funzione autonoma e processuale dell'essere umano, andando a rappresentare un momento evolutivamente maturo della dinamica affettiva in cui convergono esperienze, rappresentazioni, ricordi, convinzioni, fantasie, affetti, angoscie e desideri della propria storia affettiva. E come ogni fase, come ogni stadio, rappresenta un momento di crescita psicologica e relazionale contrassegnata da ambivalenze, contraddizioni, ricerche, crisi, integrazioni, frammentazioni. Non conivolge solo l'essere genitori reali, ma offre uno spazio psicodinamico autonomo che rappresenta ogni individuo. In questo senso la funzione genitoriale può essere considerata espressione concreta e pragmatica di processi più complessi che si attivano anche a livello psicologico.

Brazelton e Greenspan parlano ad esempio di funzione protettiva come quella funzione che permette di fornire cure adeguate al bambino, rispondendo al bisgno di accudimento e di protezione fisica e sicurezza del bambino. In questo senso, rappresenta la funzione più prossima al sistema di attaccamento, risultando determinante per la promozione di quell'esperienza fondamentale che Bowlby chiamerà "Base Sicura", come fonte di sicurezza e protezione dal dolore.

Daniel Stern ci permette invece, attraverso le sue ricerche, di esplorare quella funzione potremmo chiamare funzione affettiva, dove processi da lui descritti come la sintonizzazione, permettono quella risonanza di stati affetivi tra bambino e caregiver alla base dello sviluppo di un senso del Sé. Fondamentale risulta essere per l'emergere della soggettività, andando a costituire così un mondo degli affetti dove l'interazione è guidata da una co-costruzione condivisa di emozioni positive. Ci mette in relazione e ci permette di esprimerci ed emergere come individui. Gli "schemi di essere con", come lui chima gli schemi di relazione co-costruiti tra genitori e figli (ad esempio l'allattamento), ci permette di introdurre un ulteriore importante funzione: la funzione rappresentativa. Questa capacità di modificare e plasmare le proprie interazioni durante la crescita del bambino.

La capacità di regolare (funzione regolatrice) gli stati emotivo-fisiologici in modo tale da organizzare la propria esperienza è un'altra funzione importantissima per la diade Caregiver-Bambino; è un processo fondamentale che il genitore deve promuovere, proteggere, ed incoraggiare, al fine di organizzare esperienze come quelle di guardare, ascoltare, modulare gli affetti ed i comportamenti. E' alla base della capacità di calmarsi, regolarsi ed essere orientati al mondo che ci circonda.

Brazelton e Greenspan ci mostano un'altra importante funzione genitoriale: la funzione normativa. Rappresenta la capacità di dare regolre come aspettative e consapevolezza dei compiti evolutivi di una determinata età, dove personalità e aspetti socio-culturali entrano i gioco andando a plasmare la diade genitori-figli come processo fluido e dinamico che promuove l'interiorizzazione delle norme sociali.

Anche la funzione predittiva, assume importanza fondamentale in questo processo diadico di sviluppo che è la genitorialità; la capacità del genitore di rispettare e riconoscere le tappe evolutive è di grande importanza per lo sviluppo di un Sé sano e coeso. I genitori adeguati sanno riconoscere in modo realistico le tappe evolutive e al contempo guidare e promuovere quei comportameti adeguati allo sviluppo.

Molte sono le funzioni genitoriali che possiamo esperire nel rapporto con i propri figli, e tutte sono di fondamentale importanza (pensiamo alla funzione di reverie di Bion o alla Funzione di Maternage di Winnicott) per lo sviluppo di un Sé sano. Essere genitori, come abbiamo visto, non è una capacità ma rappresenta uno stadio evolutivo; si è naturalmente genitori. Nessuno Può insegnarvi ad esserlo. Tuttavia, essere consapevoli dei processi e delle dinamiche sottostanti l'essere in relazione con un figlio, dei cambiamenti che ciò comporta al proprio Sé ed ai propri affetti, al prorpio mondo, può aiutarci nel passagio da oggetto a soggetto che cura.


Accudimento e genitorialità


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